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25/07/2022

Pressioni delle compagnie energetiche sulla regolamentazione dello shale gas.

Un recente studio condotto dal networking ambientalista Friends of the Earth International (FOEI) rivela come i gruppi legati alle lobbies e le compagnie petrolifere abbiano concentrato i loro interessi per evitare direttive piu' severe da Bruxelles nella produzione di shale gas. Il rapporto Fracking Brussels evidenzia la continua attivita' delle varie lobbies, unite alle grandi compagnie petrolifere come Shell, Total e ExxonMobil, per influenzare la normativa sullo shale gas. Questa continua e intensa attivita' di lobbying ha coinvolto un diverso numero di soggetti, dai singoli rappresentanti delle associazioni industriali, fino al Presidente della Commissione Europea Barroso. L'associazione ambientalista accusa l'industria del petrolio di aver rimosso dal dibattito pubblico ogni aspetto negativo della produzione di questo gas, mettendo a tacere ogni perplessita' riguardo i pericoli relativi all'attivita' di estrazione. In realta' ci sarebbero prove certe sui rischi per il clima, l'ambiente e la salute dei cittadini. Le comunita' locali in particolare sembrano essere escluse da ogni dibattito pubblico e non adeguatamente rappresentate a Bruxelles, dove hanno ottenuto un numero decisamente minore di incontri con le istituzioni UE, rispetto a quelli delle associazioni industriali. Infine la FOEI accusa la lobby dello shale gas di 'greenwashing', cioe' di agire in privato in maniera opposta dalle dichiarazioni pubbliche, dove sembra invece supportare un'economia sostenibile che tuteli l'ambiente.

11/07/2022

Gozi, linee comuni per un' Europa piu' verde

Al termine della cinquecentesima sessione plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo, tenutasi a Bruxelles, Sandro Gozi si dichiara pronto a lavorare per dare una svolta all' Europa, anche in campo energetico. Il Sottosegretario italiano alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei si allinea infatti al pensiero del premier Renzi, evidenziando l' urgenza di adottare forti posizioni sulle priorita' dettate dalla Presidenza italiana, tra le quali la lotta al cambiamento climatico occupa un posto importante. Secondo Gozi '' bisogna assolutamente tentare di avere un avanzamento a livello mondiale degli obiettivi di cambiamento climatico, sia per quanto riguarda le riduzioni sia per quanto riguarda l' aumento delle energie rinnovabili''. Gozi punta a sviluppare e raggiungere tale priorita' in vista del Consiglio Europeo di ottobre e soprattutto del COP 21 ( 21st Conference of the Parties on Climate Change 2015 in Paris, ventunesima Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico 2015 a Parigi). In particolare, due vengono definiti come i punti chiave: la necessita' di lavorare sull' abbassamento dei costi energetici, causa della perdita di competitivita' delle imprese nazionali a livello mondiale, e lo sviluppo delle politiche ambientali al fine di creare nuovi posti di lavoro, la cosiddetta green economy. A proposito di quest' ultima, il Sottosegretario precisa che si tratta dell' unico settore, insieme in parte all' agricoltura, che sta creando posti di lavoro, e proprio per questo va tenuto in forte considerazione e incrementato. Inoltre lo sviluppo sostenibile e le politiche verdi sono legati anche al miglioramento della qualita' della vita e al tema delle smart city. ''Vogliamo sviluppare, soprattutto nelle aree metropolitane, l' approccio smart city, che e' l' approccio legato anche all' ambiente, all' energia e alle nuove tecnologie al servizio dell' ambiente e dell' energia, ed e' un modo di migliorare anche la qualita' della vita e i rapporti tra cittadini e amministrazioni pubbliche''. Di Giulia Zanichelli

Henri Malosse promuove linee comuni europee per ambiente ed energia

Il Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo Henri Malosse si dichiara totalmente disposto a collaborare per la riuscita in tempi brevi di una svolta in campo energetico e ambientale dell' Unione Europea. Il Presidente si sofferma lungamente sul tema del rapporto tra cittadini e istituzioni e sottolinea l' importanza del dialogo con i cittadini per quanto riguarda decisioni politiche ed energetiche: ''dobbiamo farlo insieme, e' necessario che I cittadini sappiano quali sono le scelte che stiamo facendo''. Malosse vede il costo proibitivo dell' energia come uno dei principali ostacoli alla crescita, e ne individua la causa nella fragmentazione delle politiche e dei mercati nazionali in materia di approvvigionamento energetico. '' Per il Comitato Economico e Sociale Europeo, l' essenziale nei prossimi anni sara' la crescita e l' impiego: ritrovare la competitivita', rifare dell' Europa un luogo di produzione''. Questo pensiero e' condiviso anche dalla nuova Presidenza europea italiana, nonche' dagli altri organi europei: e' per questo che la Commissione Europea ha approvato la proposta del CESE relativa alla creazione di una Comunita' Europea dell' Energia, poi divenuta una decisione del Consiglio dell' Unione Europea, partendo magari proprio dalla nascita di una Comunita' europea delle energie rinnovabili. E' dunque fondamentale, secondo il Presidente del CESE, arrivare alla creazione di un quadro comune di priorita' anche a livello di gestione dell' energia e di riuscire a coniugare l' esigenza di crescita europea ad uno sviluppo ecosostenibile. Di Giulia Zanichelli

26/06/2022

L'UE aiutera' l'Ucraina nel rifornimento energetico

Il Commissario europeo per l'energia Gunther H.Oettinger e il Ministro ucraino per l'energia Yuriy Prodan hanno iniziato un dialogo per giungere ad una soluzione per il rifornimento energetico dell'Ucraina per l'inverno 2014-2015. Esprimendo la loro comune ambizione di raggiungere tale obiettivo, si sono impegnati ad arrivare ad un compromesso prima dell'estate, valutando le questioni tecniche e le opzioni possibili. In particolare, l'Ucraina ha dimostrato di essere pronta al dialogo sull'argomento nonostante la Russia l'abbia citata presso la corte arbitrale di Stoccolma, preparata a continuare le negoziazioni e a prendere misure provvisorie. Sebbene la Russia abbia bloccato i rifornimenti di gas verso l'Ucraina, Prodan ha dichiarato che il suo paese sara' in grado entro ottobre di rifornirsi tramite un piccolo flusso energetico dalla Slovacchia. Il tutto grazie al monitoraggio da parte di esperti europei.Questo procedimento evitera' un'eventuale protesta della Russia sul fatto che il gas transiti in Ucraina, perche' in tal modo esso transitera' in Europa. I dettagli che restano ancora da precisare sono chi e come trasferira' il gas in Ucraina attraverso la Slovacchia. Di Elisa Falliti

28/04/2022

Senza riforme, difficile raggiungere l'efficienza energetica in Europa

Secondo una relazione provvisoria rilasciata dal Gruppo delle istituzioni finanziarie sull'efficienza energetica (Energy Efficiency Financial Institutions Group - EEFIG) della Commissione europea, gli ammodernamenti offrono un'opportunita' fondamentale per affrontare la crescente importanza strategica dell'efficienza energetica in Europa. Il rapporto, dal titolo ''Efficienza Energetica - il primo carburante per l'economia dell'UE: Come guidare la nuova finanza per gli investimenti in efficienza energetica'', avverte che insufficienti investimenti pubblici e privati possono impedire agli Stati membri dell'UE di rispettare i loro obiettivi per il 2020 e quelli di efficienza energetica a lungo termine. Per colmare questa lacuna, gli autori sostengono la necessita' di riforme politiche per correggere i fallimenti del mercato, tra cui il recepimento tempestivo e coerente della legislazione quadro europea esistente, la decisa applicazione delle norme edilizie, e un rapido incremento dei modelli di investimento negli Stati membri dell'UE.

16/04/2022

Auto elettriche: nuove misure UE ne promuovono l'utilizzo

Il Parlamento europeo ha approvato nuove leggi per la creazione di infrastrutture per i carburanti alternativi in Europa. Questa mossa promuovera' l'uso di veicoli elettrici e ridurra' la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di petrolio. In merito, il commissario Ue responsabile per i trasporti, Siim Kallas, ha dichiarato da Strasburgo che, sebbene la Commissione europea e molti deputati avessero sperato in un accordo piu' ambizioso, il testo attuale sarebbe comunque un importante passo avanti.

Rinnovabili: nuove linee guida UE sui mercati elettrici

La Commissione europea ha pubblicato una serie di linee-guida per regolare l'intervento statale degli Stati membri sui mercati elettrici. Le nuove disposizioni intendono cosi' promuovere una transizione verso un sostegno alle energie rinnovabili basato su principi di mercato. Esse si applicheranno dal primo luglio 2014 fino al 2020. La Commissione ha raccomandato di sostituire gradualmente i programmi di tariffe incentivanti con un meccanismo di aste che dovrebbe garantire agli Stati membri la flessibilita' di prendere in considerazione fattori di carattere nazionale e, nello stesso tempo, di ridurre il costo delle installazioni e le distorsioni del mercato. Le nuove disposizioni, inoltre, hanno definito un numero limitato di settori energivori, specialmente quelli esposti alla forte concorrenza internazionale, che saranno esentati dal pagamento dei contributi per le rinnovabili.

14/04/2022

Rinnovabili: i sussidi europei possono incoraggiare la competitivita'

Secondo Martin Schoenberg, dirigente presso Climate Change Capital, i sussidi europei agli Stati membri possono solo incrementare, anziche' ostacolare, la competitivita' nel settore delle energie rinnovabili. In linea dei principio, ha dichiarato Schoenberg, l'UE non permette l'erogazione di sussidi statali, ma non esisterebbe una contraddizione tra il mercato unico europeo e l'intervento statale per promuovere le energie rinnovabili. Incoraggiare il libero scambio tra gli stati membri comporta infatti indubbi vantaggi ed e' da sempre tra gli obiettivi di lungo periodo dell'UE.

11/04/2022

Energia: UE aiuta gli stati negli sforzi di decarbonizzazione

La Commissione europea ha annunciato nuove regole per aiutare gli stati intese a chiarificare la misura in cui i governi possono sostenere progetti di energia pulita e ampliare progetti di decarbonizzazione. Il pacchetto di riforme potrebbe avere un certo impatto nelle strategie di green economy degli stati membri.

Rinnovabili: la Commissione apre al libero mercato

Il garante per la concorrenza della Commissione, Joaquin Almunia, sostiene che e' tempo per le rinnovabili di entrare nel mercato. Le nuove linee guida prevedono un quadro per strutturare un sostegno pubblico piu' efficiente, che rispecchi maggiormente i criteri di mercato, in modo graduale e pragmatico.Secondo le nuove regole, i sussidi alle energie rinnovabili dovranno essere sostituiti da meccanismi di mercato, ad eccezione dei piccoli generatori di energia elettrica pulita, entro il 2017, in seguito ad una fase pilota che iniziera' l'anno prossimo.

10/04/2022

Rinnovabili: meno aiuti per le piccole imprese

La Commissione europea ha presentato le nuove linee guida sulla tutela dell'ambiente e dell'energia (EEAG) per il periodo 2014-2020. L'Associazione europea dell'industria fotovoltaica (EPIA) segnala che questo regime di aiuti agli Stati, cosi' rivisitato, discrimina le piccole imprese e potrebbe danneggiare l'abilita' degli stati membri di progettare misure efficienti ed adeguate per sostenere l'assorbimento delle diverse tecnologie di energie rinnovabili.

08/04/2022

Gas: domanda in calo in Europa

I consumi totali di gas nei 28 paesi membri dell'Unione Europea sono diminuiti negli ultimi tre anni. Secondo le ultime stime di Eurogas, la domanda totale e' crollata dell'1.4 percento nel 2013, seguendo un declino del 10 percento e del 2 percento rispettivamente nel 2011 e nel 2012. Nel 2013, la domanda di gas resta bassa maggiormente a causa di usi ridotti nel settore energetico. Il calo della domanda puo' essere parzialmente attribuito ad una crescente competizione proveniente dalle energie rinnovabili. Tuttavia proprio tale situazione enfatizza il bisogno di un rapido cambiamento, come sostiene Beate Raabe,Segretario Generale di Eurogas.

Rinnovabili: onde e maree per sostenere l'industria europea

Remi Gruet, direttore politico e operazionale per Ocean Energy Europe, sostiene che per distribuire la tecnologia energetica proveniente dagli oceani sara' necessario investire 500 milioni di euro entro il 2020, con lo spianamento di una rete elettrica e una collaborazione tra pubblico e privato. La Commissione Europea e Ocean Energy Europe hanno lavorato insieme per progettare il forum sull'energia per il 2016 per permettere alle industrie, alla Commissione e agli stati membri di identificare i problemi chiave e le soluzioni per ogni settore, per poi implementarli. Nei prossimi mesi, su questi temi avranno modo di discutere portatori di interessi, rappresentanti istituzionali, accademici e gruppi di esperti.

04/04/2022

UE-USA: energia resta uno dei temi cruciali delle contrattazioni

Si e' svolto a Bruxelles il quinto consiglio per l'energia tra USA e UE. Catherine Ashton, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza, John Kerry, Segretario di Stato americano, Gunther Oettinger, Daniel Poneman e Ioannis Maniatis, rispettivamente commissario europeo, vice segretario americano e ministro greco per l'Energia (quest'ultimo incaricato di rappresentare gli Stati membri) hanno affrontato il problema della dipendenza energetica dalla Russia e hanno avanzato possibili soluzioni che gli Usa dovrebbero adottare per aiutare l'Europa a diversificare le proprie fonti energetiche al fine di ridurla. Attualmente l'UE acquista dalla Russia il 30percento del totale delle sue importazioni, la maggior parte delle quali e' trasportata attraverso oleodotti situati in Ucraina.

03/04/2022

Gas: sovvenzioni europee per una rete efficiente

Gas: sovvenzioni europee per una rete efficiente Il Primo Ministro polacco Donald Tusk sostiene che l'UE dovrebbe pagare fino al 75 percento del prezzo per le infrastrutture necessarie per creare una rete di gas efficiente, inclusi i gasdotti e le interconnessioni tra gli Stati membri. Durante un discorso nella citta' di Tychy, Tusk ha esposto la sua visione per un accordo che preveda la diversificazione delle risorse energetiche, inclusi il gas di scisto e il carbone.

02/04/2022

Gas: riduzione importazione dalla Russia crea tensioni anche in Germania

La riduzione di importazione di gas dalla Russia e le indispensabili riforme da attuare nel settore energetico hanno causato tensioni nella coalizione di centro-destra della cancelliera Angela Merkel. Alcuni senatori del partito dei Social-Democratici hanno posto all'attenzione della cancelliera un'interrogazione, chiedendo una revisione della politica energetica della piu' forte potenza economica europea che, attualmente, importa circa il 35percento del proprio gas totale dalla Russia.

31/03/2022

Efficienza energetica 2030: la Commissione spinge per il 30percento

La direzione generale Ambiente della Commissione Europea sta spingendo molto affinche' l'obiettivo 2030, inerente l'efficienza energetica, sia fissato al 30percento. La proposta, che fa parte di una vasta revisione del Pacchetto Clima Energia probabilmente in discussione nel mese di maggio, dovrebbe essere accompagnata da un documento politico inerente l'economia circolante. Si prevede pero' che le altre direzioni generali e gli Stati membri, specie il Regno Unito, si opporranno al provvedimento, in quanto preoccupate per i costi di breve periodo che dovra' sostenere l'industria.

28/03/2022

Nucleare: 58 Paesi uniti in un accordo

I leaders di 58 Paesi, inclusi i rappresentanti dell'Unione europea, hanno adottato una risoluzione volta a garantire maggiore sicurezza da materiali e armi nucleari. Tutti i firmatari ridurranno l'ammontare di suddetti materiali in modo da escludere il rischio di poterli utilizzare per scopi illeciti. Gli Stati che utilizzano uranio e plutonio per la produzione di energia o per scopi di ricerca, d'ora in poi svolgeranno le proprie attivita' limitando il piu' possibile il loro utilizzo.

25/03/2022

Energia: senza chiara politica, no investimenti

L'attuale ed incerta politica europea rivolta al settore energetico sta minando la sicurezza degli investitori. Cio' significa che se l'Unione non concordera' politiche chiare nel breve termine, sara' impossibile, per gli imprenditori, investire in programmi di lungo periodo. A dichiararlo, Stephanie Pfeifer, Capo esecutivo del Gruppo Istituzionale degli Investitori per il Cambiamento Climatico, forum per la collaborazione che raggruppa 88 membri.

20/03/2022

Biocarburanti: la sostenibilita' ambientale e il caso ENI

L'Unione Europea con la strategia Europa 2020, avente come priorita' una crescita sostenibile, ha emanato la direttiva comunitaria n. 28 del 2009 che prevede l'obbligo di utilizzo, entro il 2020, del 20percento di energia da fonti rinnovabili derivanti dal settore dell'elettricita', dei riscaldamenti e dei trasporti. Gli obiettivi di ciascun Paese membro sono ponderati rispetto alle relative differenze strutturali. In Italia l'obiettivo e' del 17percento, reso noto nel Piano di Azione Nazionale presentato nel 2009 alla Commissione Europea, le cui stime contenute nelle relazioni presentate dal MISE, al 2012, affermano un'eccedenza della quota d'impiego di energia da fonti rinnovabili rispetto agli obiettivi prefissati. In merito al settore dei trasporti, i biocarburanti sono l'energia da fonte rinnovabile prevista dalla direttiva UE. Sono di prima generazione quelli prodotti da materie prime alimentari e attualmente utilizzati, mentre di seconda e terza generazione, quelli prodotti da alghe, legno e cellulosa, ancora in fase sperimentale. Ricerche di mercato dimostrano che sono le differenti colture presenti nel mondo a determinare la produzione di biocarburanti in cui ciascun paese si specializza e l'analisi della domanda mondiale di biocarburanti, che include oltre a l'Europa anche l'America, altro continente in cui vi e' l'obbligo di utilizzo, lo conferma visto il maggiore impiego di biodiesel nel mercato europeo di etanolo in quello Americano. L'efficienza logistica e le differenze strutturali del settore dei trasporti tra Europa ed America, sono le determinanti delle scelte strategiche messe in atto dalle Company Oil nei mercati in cui operano. Lo studio di Eni, impresa leader in Italia, ha consentito non solo di ottenere conferma di tali trend ma di analizzare l'impatto e l'efficacia delle misure previste dal sistema legislativo. Significativi sono i risultati raggiunti in termini di riduzioni di emissioni inquinanti, ma l'elevata incidenza dei costi, che hanno comportato un aumento di 11-12 cent. di Euro del prezzo del carburante per litro, lasciano pochi margini di convenienza economica per le imprese, impedendone un completo sviluppo. Inoltre le conseguenze sulla filiera alimentare, legate sia ad un aumento della volatilita' del mercato delle commodities che al land grabbing nei paesi in via di sviluppo, hanno indotto gli operatori a considerare soluzione alternative. La strada da percorrere si ritiene essere quella del progresso tecnologico legata al processo di raffinazione dei carburanti, in cui l'Unione Europea dia degli incentivi legati a quegli investimenti finalizzati a ridurre l'emissioni di gas ad effetto serra, lasciando maggiore flessibilita' alle imprese. A dimostrare la percorribilita' di questra strada e' il progetto Eni sulla tecnologia Ecofining, gia' brevettata. Anche un dialogo tra il settore dell'automotive e quello dei carburanti e' determinante affinche' vengano tratti tutti i benefici derivanti dal progresso tecnologico per la creazione di un valore condiviso. di Gabriele la Licata (GABRIELE.LALICATA at gmail.com)

19/03/2022

Settore energetico: 580 miliardi metri cubi di acqua dolce per produzione

L'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia dipinge uno scenario preoccupante per il proprio settore di appartenenza, il quale aumentera' l'utilizzo di acqua di circa un quinto nei prossimi 20 anni secondo le previsioni. Lo studio dimostra che qualcosa come 580 miliardi metri cubi di acqua dolce sono destinati, ogni anno, alla produzione di energia. Queste cifre pongono il settore in questione subito dopo quello dell'agricoltura per il consumo di acqua

Ucraina: senza intervento Stati si tornerebbe al nucleare

Gli Stati che supportarono il programma di disarmamento nucleare ucraino nel 1994 dovranno impegnarsi maggiormente nell'aiutare l'ex Paese satellite a risolvere i propri contrasti con la Russia o Kiev potrebbe decidere di rimetter su il proprio arsenale. Questo e' quanto dichiarato dall'ex ministro degli Esteri Vladimir Ogryzko, in carica con il governo Tymoshenko dal 2007 al 2009, il quale ha affermato che la sola misura in grado di garantire la sicurezza in Ucraina sarebbe quella di abbandonare il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari e di conseguenza riprendere la produzione delle stesse.

18/03/2022

Rifornimento carburanti: accordo quasi raggiunto

Dopo diversi mesi di negoziazioni, gli Stati membri ed il Parlamento sembrano convinti a raggiungere un accordo sull'investimento minimo da destinare alle infrastrutture di rifornimento di carburanti alternativi. I Paesi UE hanno opposto resistenza in tutti questi mesi dinanzi alla proposta di obiettivi specifici, quali l'installazione di nuove stazioni di ricarica per le auto elettriche e di rifornimento per quelle a idrogeno o gas naturale. Essi infatti chiedono una legislazione che stabilisca solo il numero appropriato di punti accessibili al pubblico.

17/03/2022

Biocarburanti: la sostenibilita' ambientale e il caso ENI

L'Unione Europea con la strategia Europa 2020, avente come priorita' una crescita sostenibile, ha emanato la direttiva comunitaria n. 28 del 2009 che prevede l'obbligo di utilizzo del 20percento di energia di fonti rinnovabili entro il 2020 derivanti dal settore dell'elettricita', dei riscaldamenti e dei trasporti. Gli obiettivi di ciascun Paese membro sono ponderati alle relative differenze strutturali. In Italia e' del 17percento, reso noto nel Piano di Azione Nazionale presentato nel 2009 alla Commissione Europea, le cui stime contenute nelle relazioni presentate dal MISE al 2012 affermano un'eccedenza della quota d'impiego di energia da fonti rinnovabili rispetto agli obiettivi prefissi. In merito al settore dei trasporti, i biocarburanti sono l'energia da fonte rinnovabile prevista dalla direttiva. Sono di prima generazione quelli prodotti da materie prime alimentari e attualmente utilizzati, mentre di seconda e terza generazione da alghe, legno e cellulosa ancora in fase sperimentale. Ricerche di mercato dimostrano che sono le differenti colture presenti nel mondo a determinare la produzione di biocarburanti in cui ciascun paese si specializza e l'analisi della domanda mondiale di biocarburanti, che include oltre a l'Europa anche l'America, altro continente in cui vi e' l'obbligo di utilizzo, lo conferma visto il maggiore impiego di biodiesel nel mercato Europeo, mentre di etanolo in quello Americano. L'efficienza logistica e le differenze strutturali del settore dei trasporti tra Europa ed America, sono le determinanti delle scelte strategiche messe in atto dalle Company Oil nei mercati in cui operano. Lo studio di Eni, impresa leader in Italia, ha consentito non solo di ottenere conferma di tali trend ma di analizzare l'impatto e l'efficacia delle misure previste dal sistema legislativo. Significativi sono i risultati raggiunti in termini di riduzioni di emissioni inquinanti ma l'elevata incidenza dei costi, che hanno comportato un aumento di 11-12 cent. di Euro del prezzo del carburante per litro, lasciano pochi margini di convenienza economica per le imprese, impedendone un completo sviluppo. Inoltre le conseguenze sulla filiale alimentare legate sia ad un aumento della volatilita' del mercato delle commodities che al land grabbing nei paesi in via di sviluppo, ci hanno indotto a considerare soluzione alternative. La strada da percorrere si ritiene essere quella del progresso tecnologico legata al processo di raffinazione dei carburanti, come dimostra il progetto Eni sulla tecnologia Ecofining brevettate, in cui l'Unione Europea dia degli incentivi legati a quegli investimenti finalizzati a ridurre l'emissioni di gas ad effetto serra, lasciando maggiore flessibilita' alle imprese. Anche un dialogo tra il settore dell'automotive e quello dei carburanti e' determinante affinche' vengano tratti tutti i benefici derivanti dal progresso tecnologico per la creazione di un valore condiviso. di Gabriele La Licata: gabriele.lalicata(at)gmail.com 328179965 (questo articolo si basa sulla tesi universitaria 'Le strategie dell'Unione Europea sulla sostenibilita' ambientale. Il settore dei biocarburanti e il caso Eni')

11/03/2022

Il Consiglio Europeo per l'Energia Rinnovabile in liquidazione

Il Consiglio Europeo per l'Energia Rinnovabile, lobby nel campo delle tecnologie per fonti pulite, e' incorsa nella cosiddetta liquidazione volontaria, lasciando cosi' il settore senza un principale coordinatore. L'ente, che lavorava come un'organizzazione no-profit, si e' imbattuta in debiti cospicui per l'affitto della ''Renewable Energy House'' con sede a Bruxelles, quartier generale che ha ospitato anche altre associazioni.

06/03/2022

Obiettivi climatici: l'Inghilterra sostiene la proposta, ma alle proprie condizioni

Il governo inglese sosterra' la proposta della Commissione europea che non declinera' a singolo obiettivo nazionale quello della quota di energia da fonti rinnovabili. Infatti secondo quanto detto durante l'incontro dei ministri dell'ambiente a Bruxelles da Ed Davey, ministro inglese per il Clima e l'Energia, l'Inghilterra puo' sostenere la proposta contenente un obiettivo di energia rinnovabile finche' esso resti operante solo a livello europeo.

03/03/2022

Consiglio dei ministri: previsto incontro molto intenso

L'incontro tra i ministri dell'Ambiente ha tutte le caratteristiche per rivelarsi molto acceso dopo la proposta del nuovo pacchetto clima-energia avanzata dalla Commissione lo scorso mese. L'istituzione europea ha proposto che i singoli obiettivi nazionali per l'energia rinnovabile siano smantellati dopo il 2020 e che altri due sottobiettivi siano abbandonati: il 10percento del carburante per i trasporti proveniente da fonti rinnovabili e l'obbligo per chi domanda, di ridurre le emissioni del 6percento.

24/02/2022

Energia mareomotrice: l'UE al vaglio di un quadro normativo

L'idea di ricavare energia dal moto delle onde o dagli spostamenti delle maree e' nata decenni fa, tuttavia queste sono ancora considerate tecnologie emergenti. L'Unione europea ha pero' messo insieme una strategia volta a permettere all'energia mareomotrice di conferire un contributo significativo al mix di produzione europeo. L'obiettivo e' quello di creare un quadro normativo chiaro, stabile e d'aiuto, che riesca ad attirare investimenti e a sviluppare il potenziale del progetto.

Sussidi energia rinnovabile: futuro incerto per le imprese

Punto cruciale del dibattito sulle fonti rinnovabili potrebbe riguardare gli obiettivi da fissare per il 2030, mentre il futuro dell'industria potrebbe esser discusso altrove e, in particolare, potrebbe essere oggetto delle linee guida sugli aiuti di stato per energia ed ambiente che la Commissione europea pubblichera' il prossimo luglio. Le linee guida stabiliranno quali tipi di sovvenzioni gli Stati membri potranno erogare a settori come quello dell'energia rinnovabile, con l'accortezza di minimizzare la distorsione del mercato interno.

18/02/2022

Prezzi e costi energia: la Commissione stila un confronto con i partner ed espone i miglioramenti del settore industriale

La relazione sui prezzi e i costi dell'energia stilata dalla Commissione europea rivela che il settore industriale, attraverso l'implementazione di miglioramenti di efficienza energetica, e' riuscito, con successo, a scindere, in termini di valore aggiunto, le proprie performance dai propri consumi energetici. La relazione propone anche un confronto tra i prezzi dell'UE e quelli dei principali partner commerciali.

12/02/2022

Emissioni centrali elettriche: sei Stati esentati

La Commissione europea ha deciso di esentare sei Stati membri (Slovacchia, Slovenia, Irlanda, Grecia, Ungheria e Lituania) dall'applicazione di limiti piu' rigidi per le emissioni delle centrali elettriche; solo i Transitori piani nazionali di Spagna e Gran Bretagna sono stati respinti

Obiettivi climatici 2030: chiaro segnale del Parlamento alla Commissione

Il Parlamento europeo ha approvato gli obiettivi giuridicamente vincolanti le riduzioni dei gas serra, l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica. I membri del Parlamento hanno in questo modo inviato un chiaro segnale alla Commissione, la cui proposta e' stata definita inadeguata in quanto trascurava gli obiettivi di efficienza da raggiungere nel 2030 e al contempo proponeva la riduzione dell'obiettivo riguardante l'energia rinnovabile rendendolo obbligatorio solo a livello europeo.

07/02/2022

Etichettatura energetica ed ecocompatibile: miglioramento necessario

Un recente studio rivela che gli schemi di etichettatura europei energetici ed ecocompatibili necessitano di seri miglioramenti, motivo per il quale la Commissione deve proporre una riforma entro la fine dell'anno. La ricerca sostiene che il maggior fallimento risiede nel modo in cui gli schemi vengono applicati in ciascuno Stato membro. Essa raccomanda ai governi di aumentare la spesa sostenuta per sorvegliare il mercato e le pene per gli Stati non osservanti delle leggi.

05/02/2022

Hinkey Point: rapporto diffuso in occasione della visita di Hollande

La Commissione Europea non e' ancora convinta che gli aiuti di Stato per un nuovo impianto nucleare nel Regno Unito siano necessari per far fronte al crollo nel mercato energetico britannico, secondo una prima valutazione rilasciata oggi. La notizia ha messo in ombra un summit anglo-francese che si sarebbe svolto il 31 gennaio nel Regno Unito, dove David Cameron, Primo ministro britannico, e Francois Hollande, Presidente francese, hanno discusso un possibile accordo nucleare tra i due paesi.

24/01/2022

Obiettivi climatici: svelata la proposta della Commissione

La Commissione europea ha svelato la proposta, lungamente attesa, circa gli obiettivi climatici da raggiungere nel 2030, confermando la strategia del 20-20-20 anche per il prossimo decennio. Nel 2008 Jose Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, e i leaders UE fissarono tre obiettivi per il 2020: una riduzione del 20percento delle emissioni basata sui livelli delle stesse del 1990, una quota del 20percento di energia rinnovabile ed un 20percento di efficienza energetica. I primi due erano obbligatori, mentre il terzo era un obiettivo solo indicativo. La comunicazione di questi giorni, propone come obiettivo obbligatorio la riduzione del 40percento rispetto ai livelli del 1990, in linea con il progetto di lungo termine della Commissione, cioe' ridurre le emissioni per un quota pari all'80percento nel 2050.

22/01/2022

Energia rinnovabile: proposto piano d'azione per velocizzare i tempi

Maria Damanaki e Gunther Oettinger, commissari rispettivamente per gli affari marittimi e l'energia, hanno presentato un piano d'azione per incitare, piu' velocemente, lo sviluppo dell'utilizzo di energia rinnovabile proveniente dal mare. Innanzitutto, il piano istituira', nelle prossime settimane, un Forum per l'Energia Oceanica, composto dalle parti interessate, ma e' anche richiesta la redazione di un piano d'azione per il 2016 e un'iniziativa industriale europea sull'energia blu, da implementare nel 2020.

21/01/2022

Energia rinnovabile: obiettivi 2030 ora obbligatori

La Commissione europea ha deciso di definire obbligatoria la proposta UE riguardante gli obiettivi, in materia di energia rinnovabile, da raggiungere nel 2030, cambiando rotta rispetto ad un primo progetto che prevedeva invece un obiettivo solo indicativo. In ogni caso, essa non verra' tramutata in obiettivi delle singole nazioni, cio' significa che i governi non avranno l'obbligo di ampliare il progetto di sviluppo dell'energia rinnovabile dopo il 2020.

17/01/2022

Gas di scisto: Commissione al lavoro sulle linee guida

Le linee guida riguardanti la ricerca di gas di scisto che saranno adottate dalla Commissione europea la prossima settimana, provvederanno a garantire maggiore chiarezza nei confronti dell'industria estrattiva e ad escludere la prospettiva di una restrizione da parte dell'Ue circa la pratica della fratturazione idraulica. Il processo, definito ''fracking'', utilizza un pozzo orizzontale per far esplodere, nelle fessure della roccia, miscugli chimici e di acqua. Preoccupazioni sono state sollevate circa la contaminazione delle falde acquifere o la possibilita' di causare piccoli sismi, ma il dipartimento della Commissione ambiente e' gia' al lavoro per la stesura di una possibile legislazione. Le linee guida cercheranno di armonizzare le politiche nazionali degli Stati membri che sceglieranno di adottare la pratica di estrazione di gas di scisto.

10/01/2022

Energia: cambiamento nell'attuale politica entro il 2030

La Commissione europea annuncera' un cambiamento nella sua attuale politica per fissare obiettivi legalmente vincolanti per quanto riguarda la riduzione delle emissioni e la quota di energia rinnovabile, permettendo agli stati membri una maggiore liberta' nel fissare i propri obiettivi. La Commissione estendera' soltanto l'obbligo di riduzione delle emissioni dal 20percento entro il 2020 al 40percento entro il 2030. Al contrario l'obiettivo obbligatorio di energie rinnovabili fissato al 20percento entro il 2020 sara' declassato a un obiettivo non abbligatorio del 30percento entro il 2030.

09/01/2022

Energia rinnovabile: otto stati membri premono per un nuovo target nel 2030

Otto ministri dell'ambiente e dell'energia degli stati membri dell'UE hanno scritto una lettera pervenuta appena prima delle festivita' natalizie ai Commissari europei dell'energia e del clima. Con tale lettera si richiedeva alla Commissione europea di proporre un nuovo target per le energie rinnovabili per il 2030, affermando che questo perterebbe a maggiori vantaggi economici e ad un incremento delle opportunita' lavorative.